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Helsinki, Oslo

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Helsinki

Non pervenuta.
Sarà che c’era freddo, che il tempo faceva schifo,
che non trovavo una piazza o un monumento che mi desse il baricentro della città,
ma a me non ha detto nulla.

Da Tallinn sono due orette di nave, si fa anche in giornata, e con ogni probabilità d’estate merita più che d’inverno.

Se vi piace ditemelo (ma non ho raccolto pareri entusiastici, finora)((solo un amico nepalese che mi confida una a me sconosciuta connessione fra Nepal e Finlandia, apparentemente paesi culturalmente affini…))

Oslo

A me Oslo (o Christiania o Kristiania) è piaciuta, ma probabilmente per motivi che esulano dalla città in sè e per sè.

La vita è cara da far piangere, soprattutto bere, mangiare, trasporti:
state attenti a dove fate colazione, e a quante pinte ordinate.
Il bere è decisamente uno dei punti più critici, le tasse sull’alcool sono esagerate, ma nonostante quello la gente si scassa ogni venerdì e sabato sera, con sperperi immani di danari. Il mio prof mi confidava che le tasse sull’alcool sostengono in maniera non banale la sanità pubblica…

Da vedere, l’unico monumento memorabile è l’Opera House, sorta di teatro piazza su cui è impagabile sedersi a leggere un libro al tramonto, o guardarsi in film proiettato sul tetto durante uno dei vari eventi che fanno di Oslo un posto ggiovane (l’interno invece è decisamente troppo per il mio portafogli).
Molto bello anche Vigeland Park, parco a tema con numerosissime sculture di Gustav Vigeland.

Inoltre, sono rimasto stupito dal Frammuseum, museo dedicato alle avventure incredibili di Fridtjof Nansen, scienziato norvegese, Nobel, e soprattutto esploratore del secolo scorso.
Con la guida, è davvero emozionante.

Niente di speciale (fateci un salto comunque), il museo a fianco dedicato alla Polinesia (??),
come anche il palazzo reale, il Parlamento, la fortezza di Akershus.

Mi sono perso invece il museo delle navi vichinghe, come anche il museo Nobel
(l’Accademia di Oslo assegna ogni anno solo il premio Nobel per la Pace).

L’inglese è parlato da chiunque, dalla vecchietta autoctona al bambino immigrato. E lo sanno entrambi molto meglio di voi. Da vergognarsi.

Oslo è fra le pochissime capitali al mondo con la metropolitana che porta direttamente nella foresta. Si può partire da casa vestiti da trekking per una bella passeggiata, magari al lago,
o d’inverno direttamente con sci o tavola: le piste sono a poche centinaia di metri dall’ultima fermata.
Non dimenticherò facilmente me e Filo che risalivamo i torrenti come due idioti che si credevano Burzum, o il sottoscritto che per testare il ghiaccio del lago ci è finito dentro.

Infine, se starete in città per qualche giorno, fate un pensierino alle Oslo City Bikes:
sono comode, tante, e si gira tutto il centro consenza problemi.

L’ho già detto che la birra costa tanto?



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